La traduzione “esatta” è una bugia?

Qualsiasi traduzione, di per sé, è sempre approssimativa, poiché il testo tradotto o il discorso tradotto non dicono mai esattamente la stessa cosa del messaggio originale. Ciò è dovuto al fatto che culture diverse hanno schemi diversi per descrivere la realtà, perciò le parole che identificano una determinata entità spesso non coincidono. Tuttavia, questo non significa che le altre culture non possono neanche concepire l’idea espressa dal termine nella lingua originale. Il dovere del traduttore, o dell’interprete, è quello di trasmettere l’idea invece della parola esatta. Questo obiettivo può essere raggiunto parafrasando o spiegando il concetto, oppure trovando diverse parti del discorso che convogliano lo stesso messaggio nella lingua di arrivo.

Le sfide degli interpreti nell’interpretazione di conferenza e dialogica

Un altro problema, specialmente per gli interpreti, è quello di trasferire il tono emotivo del discorso. A volte questo può essere molto difficile, specialmente quando i sentimenti dell’interprete no coincidono con quelli dell’oratore.

In più, vi sono dei generi intraducibili. Un esempio di testo che di solito non è traducibile è l’opera, perché le parole si legano alla musica per poter creare l’effetto acustico perfetto.

Tenere a mente che le idee posono essere trasmesse anche quando le parole non esistono in una lingua di arrivo è essenziale per il lavoro di un interprete o traduttore professionista 

Abilità dell’interprete di conferenza in simultanea

Un’abilità importante per un interprete è la capacità di capire quali proposizioni possono essere spostate in un’altra parte del periodo, senza distruggere il significato del periodo stesso. Questo avviene generalmente, ad esempio, con le proposizioni avverbiali, che modificano il verbo principale della frase e spesso forniscono il contesto degli eventi descritti nel resto del periodo.

Le proposizioni avverbiali possono cambiare posto nel periodo senza modificarne il significato, pertanto l’interprete può sfruttare questa particolarità di tali proposizioni inserendole quando l’oratore fa una pausa nel discorso abbastanza lunga perché l’interprete possa prendere fiato e inserire la proposizione. Quando un discorso è molto veloce, l’interprete può tenere da parte la proposizione avverbiale per inserirla alla fine del periodo, quando ha più tempo a disposizione. Come riconoscere una proposizione avverbiale in inglese? Un indizio potrebbe essere una struttura che comincia per “as” o “in”.

La capacità di riconoscere le proposizioni avverbiali può essere cruciale per la perfetta interpretazione del discorso in lingua di arrivo.

Riferimenti: James Nolan, Interpretation Techniques and Exercises.

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