La resa del “you” inglese nella traduzione in italiano

In merito a una traduzione che mi era stata assegnata in ambito aziendale, trattandosi di una landing page di presentazione dell’azienda, avevo pensato di utilizzare il voi nella traduzione in italiano per rendere il “you” inglese, come indicato dal cliente stesso per le presentazioni. Tuttavia, a un certo punto della pagina c’era una call-to-action che chiaramente era meglio rendere con il tu: “Contattaci” e, alla fine del modulo da compilare, “Invia”.

A dire il vero, anche in alcuni segmenti della memoria di traduzione fornita dal cliente corrispondenti al corpo della presentazione ho visto che veniva utilizzato il tu. A questo punto, si profilavano due opzioni per la traduzione dall’inglese all’italiano del sito web aziendale: o usare il voi nella presentazione e il tu per il modulo da compilare, oppure usare sempre il tu. Consultandomi con il cliente, abbiamo optato per la prima scelta, impiegando il voi nella presentazione e il tu nel modulo. Certo è che la scelta per cui bisogna optare sempre in caso di dubbio è di dirimere la questione direttamente con il cliente, affinché la traduzione soddisfi le esigenze del cliente e non esclusivamente il nostro gusto personale di traduttori.