Metafore e argomentazione nell’interpretazione di conferenza

Le parole possono combinarsi tra loro in modo da formare significati diversi da quelli espressi singolarmente da ciascuna di esse. Tali combinazioni di parole sono denominate figure retoriche e gli interpreti dovrebbero prestarvi particolare attenzione. Il senso figurato non deve necessariamente essere tradotto con un’altra figura retorica, ma può anche essere tradotto con una parafrasi che va al nocciolo della questione. La scelta su come tradurre le figure retoriche deve essere fatta caso per caso.

Come fanno gli interpreti a tradurre le figure retoriche

Le metafore combinate tra loro possono essere estremamente difficili da tradurre, anche perché spesso risultano strane già nella lingua di partenza. Per un interprete professionista, il capitolo 7 di Interpretation Techniques and Exercises di James Nolan, interprete delle Nazioni Unite, è sicuramente molto utile e interessante. Esemplifica varie figure retoriche e come renderle nell’interpretazione di conferenza.

Le capacità di argomentazione degli interpreti di conferenza

L’abilità oratoria si basa sulla logica o sulle emozioni, ma nessuno di questi due fattori esclude necessariamente l’altro. Pertanto, gli interpreti devono essere in grado di comprendere, apprezzare e impiegare entrambi i tipi di retorica, quella emotiva e quella del ragionamento logico.

Per fare un esempio dell’uso della logica in un discorso denso di pathos, James Nolan cita un discorso pronunciato da Abraham Lincoln durante la campagna per le elezioni presidenziali del 1860. Quando un personaggio politico sciorina una serie di fatti e cifre a supporto della sua tesi, l’interprete deve essere estremamente preciso nel riportare accuratamente i dati. Come esempio di discorso basato, invece, sulle emozioni, Nolan menziona un discorso di Nelson Mandela.

Riferimenti: Interpretation. Techniques and Exercises di James Nolan.