Buone pratiche ed esercizi per interpreti

1. Registrarsi è il modo migliore per autovalutarsi. 

2. L’ascolto e la comprensione vengono prima di qualsiasi altra cosa. Interpreta solo dopo aver afferrato il concetto. 

3. Interpreta il significato, non le singole parole. Non andare nel panico se non trovi un equivalente specifico di un singolo vocabolo in un’altra lingua. 

Gli interpreti, in qualche misura, sono come i musicisti, perché hanno bisogno di lunghe ore di pratica prima di una performance. Mentre ci si allena, un buon metodo per migliorare è registrarsi e riascoltarsi, perché solo in questo modo si può prendere consapevolezza dei propri errori e superarli, notando ad esempio la presenza di pause piene o frasi interrotte.

In questo modo, l’interprete può evitare di acquisire cattive abitudini che possono inficiare la comunicazione. I migliori interpreti sono infatti coloro il cui discorso sembra naturale, come se lo stessero pronunciando di propria sponte. 

Esercizi di formazione per interpreti:

Vi sono tre semplici esercizi che un interprete può fare per allenare la propria abilità di analizzare un testo. A volte ascoltiamo un discorso come se fosse un flusso continuo di parole, perciò è molto importante imparare come segmentarlo e analizzaro, specialmente ai fini dell’interpretazione consecutiva.

Primo esercizio: leggere i titoli di un giornale e fare ricerche su informazioni correlate all’argomento presentato nei titoli.

Secondo esercizio: chiedere a un’altra persona di rimuovere gli “a capo” dei paragrafi di un articolo di giornale, quindi cercare nuovamente di suddividere l’articolo in paragrafi.

Terzo esercizio: provare a disegnare una mappa concettuale di un articolo giornalistico.

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