Intervista a Radio Roma Capitale a 10 anni dalla fondazione di Speakando

Intervistatore: Ben ritrovati, amici di Radio Roma Capitale, qui per Live Social, pronti a partire con una nuova storia, in compagnia di una nuova ospite anche oggi, insieme alla quale vi parleremo di Speakando, questa realtà volta alla promozione di una miriade di servizi tutti inerenti a quello che è l’interpretariato, la traduzione e in fase di comunicazione interculturale e non solo, ben altro. Ai nostri microfoni colei che ha creato un po’ questa realtà, la nostra amica interprete e traduttrice Silvia Cicciomessere. Ciao Silvia, ben trovata.

Silvia: Ciao Paolo, ciao a tutti, ben trovati.

Intervistatore: Grazie per averci raggiunto, avendo accettato il nostro invito nel farlo e nello spiegarci sì, Speakando, ma soprattutto il ruolo dell’interprete e proprio il concetto di interpretariato, che tra l’altro è una delle tue doti professionali principali, so che sei molto attiva nell’interpretariato. Ma tra poco spiegheremo un po’ anche quella, di dinamica. Prima di iniziare vi ricordo a tutti voi che ci ascoltate che “storie” sarà l’hashtag con cui taggheremo il video di questa chiacchierata, così che se vi perdete, magari perdiate un passaggio, un punto, un concetto, basterà semplicemente riguardare il video quante volte volete e soprattutto ricondividerlo con i vostri contatti. Ma, detto questo, Silvia, siamo pronti?

Silvia: Certamente.

Intervistatore: E allora ecco, partiamo subito. Partiamo proprio da Speakando, che nasce quando e con che mission?

Silvia: Speakando nasce nel 2013 quando sono entrata a far parte dell’AITI, l’Associazione Italiana Traduttori e Interpreti. La missione è quella appunto di creare ponti, di poter portare avanti la diplomazia attraverso le lingue, con l’interpretariato, con la traduzione e in particolare grazie alle conferenze internazionali.

Intervistatore: Ottimo. Oh, ecco, conferenze internazionali che ti vedono sempre più presente assiduamente nelle interpretazioni. Dico bene? O traduzioni in quel caso?

Silvia: Interpretazioni, esatto, hai detto bene, perché effettivamente sto collaborando, soprattutto quest’anno, con il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Interno, ho lavorato anche con Leonardo, con l’Agenzia Spaziale Italiana, quindi certamente si tratta di diplomazia e per fortuna abbiamo l’opportunità di collaborare con persone di alto livello.

Intervistatore: Bene. Ecco, ti chiedo subito di fare anche un distinguo tra l’interpretariato e la traduzione, che poi anche quest’ultima viene suddivisa in sottocategorie, come la simultanea, so che ognuno di voi professionisti del settore si contraddistingue per una spiccata dote in queste dinamiche. Giusto?

Silvia: È proprio l’interpretazione che si divide in varie sottocategorie. Quindi c’è la simultanea che è quella che tutti immaginano, in cabina, ci si ascolta attraverso le cuffie e quindi l’interprete simultaneamente, mentre l’oratore parla, traduce nell’altra lingua. La consecutiva invece succede quando l’interprete siede al tavolo degli oratori e parla al microfono di fronte a tutta la platea, ma in questo caso l’oratore parlerà per primo, l’interprete prenderà le note in una specie di stenografia, che si chiama presa di appunti in interpretazione consecutiva e poi ripete tutto il discorso nell’altra lingua di fronte all’intera platea.

Intervistatore: Questo per quanto dia del tempo al traduttore, all’interprete di prepararsi, passami il termine Silvia, secondo me è l’aspetto più complesso, perché poi apre un discorso di interpretariato vero e proprio. Già prendere gli appunti quando uno scrive sappiamo quanto può essere complicato, trovarne poi un significato logico in un discorso che poi andrà tradotto, insomma, quella è una nota abilità vostra.

Silvia: Per questo non ci si può improvvisare. L’interprete nasce come professionista. Io ho fatto la specializzazione alla Scuola per Interpreti e Traduttori dell’Università di Bologna, che si trova a Forlì ed è l’unica in Italia, insieme a quella di Trieste, ad avere questo statuto che prepara proprio gli interpreti per il Parlamento europeo. Io comunque poi non ho proseguito il percorso verso il Parlamento europeo, ho preferito mantenermi sulla diplomazia di Roma e lavoro molto con i Ministeri qui a Roma, ma anche con le Ambasciate presso il Vaticano.

Intervistatore: Bene. Ecco, se dovessi chiederti il tuo impegno più difficoltoso, faticoso no, difficoltoso, ecco, dove viene impegnata un po’ tutta la tua conoscenza tecnica.

Silvia: L’intervento più tecnico che ho fatto è stato in ambito di economia, una riunione del consiglio di amministrazione di Leonardo Finmeccanica. Lì tutti i partecipanti alla riunione erano tutti dei tecnici, venivano lì dopo anni in cui avevano lavorato insieme, quindi loro conoscevano già molto a fondo tutto quello di cui si era parlato in precedenza, mentre io no, quindi me l’ero dovuto studiare prima e avevo dovuto fare un bel lavoro di studio tecnico per prepararmi.

Intervistatore: Ecco Silvia, quindi praticamente, tradotto, hai dovuto prendere un master!

Silvia: Quella è la cosa più interessante del mio mestiere, che ogni volta devo imparare qualcosa di nuovo, ogni volta le persone con cui mi interfaccio mi aprono una realtà completamente diversa a cui non avevo mai pensato prima. Questo è veramente, veramente adrenalinico, è proprio la sfida che ci poniamo ogni giorno come interpreti.

Intervistatore: Eh, sì, sì, secondo me il fascino vostro sta proprio in questo. Avete veramente dalle mille e più possibilità di apprendere chissà quale tema. Ecco, a tal proposito, non ti ho chiesto ancora, tu da, verso cosa traduci, quindi da che lingua in che lingua?

Silvia: Lavoro con inglese, spagnolo, portoghese e francese verso l’italiano, ma anche viceversa. Mi è capitato anche di fare interventi di incrociata, ovvero dall’inglese al portoghese, dal portoghese all’inglese, dal francese allo spagnolo, dallo spagnolo al francese.

Intervistatore: Ah, quindi proprio veramente, possiamo dirlo in radio, da diventarci matti.

Silvia: Quasi.

Intervistatore: Complimenti veramente per la spiccata professionalità e soprattutto per il carisma con cui sei venuta ai nostri microfoni. Questo ha reso un tema, anche se, pur complesso, perché parlare di interpretariato può sembrar semplice, ma in realtà è fatto di tutta una serie di tecnicismi, poi ovviamente portato al livello tuo, non tralasciando nulla, l’hai fatto in un modo molto chiaro e solare che ha reso sicuramente al sottoscritto comprensibile il tema, ma son sicuro che anche ai nostri amici in ascolto ai quali, se interessati, posso dare qualche referenza che abbiamo?

Silvia: Certamente.

Intervistatore: Ricordiamo, con noi Silvia Cicciomessere per Speakando. Tu sei traduttrice e interprete. Ricordami: spagnolo, inglese, francese e…

Silvia: Portoghese.

Intervistatore: …e portoghese, bene. Nonché italiano, ragazzi!

Silvia: Certo.

Intervistatore: Vi lasciamo un 3336841604 per contatto telefonico diretto, oppure Speakando.net.  Grazie Silvia per essere stata al nostro fianco in questo appuntamento qui a Live Social.

Silvia: Grazie a voi.

Intervistatore: Torniamo subito ragazzi, restate sintonizzati qui su Radio Roma Capitale. A tra poco, tutta in italiano, una nuova storia.